Quarantaquattro chilometri al giorno, seduti uno accanto all’altro, era una distanza sufficiente per conoscerci bene, e per ammirarci di sottecchi, scambiarci confidenze, attaccar briga, a volte perfino litigare a gran voce. Tuttavia una specie di istinto ci frenava quando eravamo sul punto di umiliarci a vicenda, o di esprimere troppo i nostri sentimenti. Con un minimo di pudore, e in più un po’ di odio preservato, la nostra amicizia andò consolidandosi; a differenza dell'amore, che tende sempre a straripare, l’amicizia ha bisogno delle sue dighe.
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> Chiquo Barque, Budapest, 2005
La mitologia greca non è quello che credete voi
3 giorni fa
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