domenica, agosto 14, 2005

Essenzialmente orecchio


Non sembra per niente esagerato affermare che l’uomo è essenzialmente orecchio.

> Alfred Tomatis,
L'orecchio e la voce , 1987











Antonio si svegliò bruscamente, disturbato da un rumore come di zoccoli. Accese la lampadina e vide che era la Morte, la quale passeggiava in su e in giù per la stanza, e che, vedendosi osservata, si fermò e indicò col dito il cassetto del tavolino da notte. Poi riprese a camminare in su e in giù sempre con quel passo rumoroso dovuto ai suoi piedi scarni. Antonio si preoccupò che nella stanza attigua la potessero udire. Nuovamente la morte si fermò a indicare col dito il cassetto del tavolino e di nuovo riprese a passeggiare. Ma faceva troppo rumore.
— Se vuoi che prenda la rivoltella dal cassetto, — le disse Antonio indicando le ciabatte sul tappeto, — mi devi fare il piacere di calzare le mie pantofole.
— Sta bene, — rispose la Morte, e subito le calzò.
Ora passeggiava senza alcun rumore. Antonio spense la luce. Pareva proprio che nella stanza non ci fosse più nessuno. Si guardò bene dal prendere dal cassetto la rivoltella e dopo un poco dormiva di nuovo profondamente.

> Enrico Morovich, La Morte in pantofole, 1988

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